Il caso di Elisabetta Franchi, ecco le parole della ministra delle pari opportunità:
«Il congedo obbligatorio di maternità è un diritto intoccabile della mamma e del figlio. Un tempo fondamentale da proteggere. Poi se un’imprenditrice vuole tornare in azienda a 48 ore dal parto, libera di farlo»
Nelle ultime ore il nome di Elisabetta Franchi oggi è finito trend topic su Twitter in seguito ad alcune dichiarazioni che ha rilasciato in un’intervista con la giornalista de Il Foglio, Fabiana Giacomotti trattando il tema delle donne sul lavoro.
In particolare le sue parole che hanno fatto gridare allo scandalo, sono state:
“Parlo da imprenditore” – ha esordito Elisabetta Franchi – Quando metti una donna in una carica importante – se è molto importante – poi non puoi permetterti di non vederla arrivare per due anni, perché quella posizione è scoperta. Un imprenditore investe tempo, energia e denaro e se ti viene a mancare è un problema. Anche io da imprenditore e responsabile della mia azienda ho puntato su uomini perché..”.
continuando nel suo discorso, ha poi affermato che:
“Faccio una premessa: io le donne le ho messe ma sono anta, ancora ragazze ma ragazze cresciute. Se dovevano sposarsi si sono già sposate, se dovevano far figli li hanno fatti, se dovevano separarsi hanno fatto anche quello.. Diciamo che io le prendo dopo i quattro giri di boa. Sono tranquille e lavorano H24. Cosa che gli uomini non hanno, perché noi donne abbiamo un dovere nel nostro DNA: i figli li facciamo noi ed il camino in casa lo accendiamo noi, è una grande responsabilità”.
Il ministro delle pari opportunità Elena Bonetti ha rotto il silenzio su Elisabetta Franchi e le donne al lavoro solo a 40 anni. La ministra presente all’evento, oggi in un’intervista a Repubblica replica prima di tutto parlando di «frasi forti, che hanno evidenziato criticità e discriminazioni, e mettono in luce anche reali difficoltà delle aziende nei confronti del lavoro femminile e della maternità. Alle quali ho risposto spiegando quali misure concrete, a cominciare dal Family act, il governo ha messo in campo proprio per evitare questa discriminazione. Dagli asili nido ai congedi parentali per i padri».
Critiche ai congedi parentali
Nelle parole della stilista erano implicite proprio le critiche ai congedi parentali. Bonetti risponde così nel merito: «Il congedo obbligatorio di maternità è un diritto intoccabile della mamma e del figlio. Un tempo fondamentale da proteggere. Poi se un’imprenditrice vuole tornare in azienda a 48 ore dal parto, libera di farlo». E sul fatto che secondo Franchi siano le donne a doversi occupare dei figli: «Non è la mia opinione. I padri devono condividere la cura dei figli. Grazie al nostro lavoro i congedi per i papà sono arrivati a dieci giorni che si sommano ai cinque mesi delle mamme, ma non bastano e il Family Act li aumenta».
Infine, la promessa nel colloquio con Maria Novella De Luca: «Torno al mio ruolo di governo. Alle misure del Family Act che sono già un risposta concreta alla discriminazione delle giovani donne. Al Codice per le Pari opportunità. Poi ripeto: il mio lavoro è creare le condizioni per non dover più sentire un discorso come quello di Elisabetta Franchi».
Per leggere l’intervista completa di Maria Novella de Luca clicca qui!