La creazione di una strategia digitale è fondamentale per il successo aziendale.
Che cos’è la Strategia Digitale
Una strategia digitale è un piano complesso attraverso il quale, con le giuste energie, si può conseguire una posizione di vantaggio nel mondo virtuale. Ciò che è bene tenere a mente è che la fonte del successo aziendale non risiede nello scontro competitivo ma nella capacità di sviluppare e attuare iniziative strategiche innovative e creative.
La strategia digitale diventa quindi una disciplina dinamica, soggetta a repentine evoluzioni anche in tempi ristretti: per questo richiede strumenti di pianificazione agili per l’esplorazione continua, così da potersi adattare al meglio al mondo di opportunità fluide in cui ci troviamo. La Flessibilità è la chiave per il successo.
Inoltre, sin dall’inizio, è fondamentale analizzare la “value proposition” dell’azienda, ovvero la proposta di valore che l’azienda fa al mercato. In termini più che poveri: quali e quanti vantaggi ottiene il mercato dalla nostra proposta aziendale, in relazione alla nostra capacità di soddisfare i bisogni dei clienti. Apportare dei vantaggi coincide spesso con la capacità di sapersi distinguersi nel proprio mercato di riferimento.
I 3 step della Strategia
La creazione della strategia è il momento cruciale del piano di marketing in cui si decide come raggiungere gli obiettivi fissati. Le azioni ritenute più idonee a raggiungerli passano necessariamente attraverso un processo di pianificazione.
Andiamo ora a vedere gli step da seguire per la creazione di una strategia digitale di successo.
1. L’analisi è fondamentale
Uno degli errori più comuni quando si pianifica una strategia digitale di comunicazione online è quello di credere di saper già cosa dire e soprattutto come dirlo.
Come in ogni decisione di business, per ottimizzare una digital strategy, occorre non innamorarsi troppo delle proprie idee e gettare uno sguardo quanto più oggettivo sul mercato, il target e i competitor.
Un buon punto di partenza può essere una S.W.O.T. analysis.
Step successivo, e assolutamente necessario, è l’analisi dei competitor e della loro strategia online: a chi si rivolgono?
Con che tono di voce? Che numeri raggiungono? Quali parole chiave hanno scelto?
Queste sono alcune delle domande da porsi nell’affrontare un serio benchmarking con competitor (ma non necessariamente concorrenti diretti).
Vi è però una domanda cruciale, più importante di tutte queste: in cosa mi distinguo da loro?
Il vantaggio differenziale rispetto ai competitor è la cosa che deve trasparire da ogni nostra comunicazione online, e 9 volte su 10 non riguarda il prodotto o il prezzo (a meno che non si riesca a vendere Rolex originali al prezzo di uno Swatch), ma ruota intorno al “come” offro un servizio o un prodotto.
Magari con formule innovative, o offrendo un customer care da 10 e lode. Questo dipende da noi!
Sebbene questo articolo sia strutturato come una sorta di checklist consequenziale, è bene sottolineare che alcuni passaggi sono sincroni e fanno parte dello stesso processo: la definizione del target di riferimento, ad esempio, prende vita man mano che si svolge l’analisi.
In primo luogo, andiamo ad individuare il nostro Target di riferimento.
Ho parlato di Target di riferimento, ma che cos’è? Cosa significa?
La risposta è semplice: sono i vostri clienti ideali, le persone che hanno bisogno dei vostri prodotti o servizi per soddisfare le proprie esigenze.
Andiamo a capire meglio chi è questo Target e come individuarlo.
Per andarlo ad individuare è necessario prima effettuare una segmentazione del mercato.
Segmentare vuol dire dividere il mercato in tanti piccoli gruppi di consumatori simili tra loro per età, reddito, comportamento, passioni, stili di vita, etc in modo da scegliere a quale (o quali) di questi gruppi vogliamo rivolgerci.
E tu, conosci il tuo Target?
Così un primo identikit del nostro cliente ideale prende forma con la S.W.O.T. e si affina man mano che ci addentriamo nell’analisi dei competitor.
Andiamo a vedere i 4 punti della S.W.O.T. :
– Forza di un’impresa può essere il personale, ad esempio l’alta qualificazione dei propri dipendenti;
– Debolezza invece può essere il basso know-how interno all’azienda quindi ad esempio una startup che inizia il proprio cammino;
– Opportunità può essere un bando elargito dallo Stato cui sovvenziona Startup, in questo periodo ad esempio vi è il Bando Resto al Sud di Invitalia, oppure Imprese a tasso zero. A fine dispensa vi lascerò i contatti per avere maggior info sulla finanza agevolata.
– Minaccia invece può essere l’atto numero di competitors nel nostro settore.
2. Individuazione degli obiettivi e strumenti per raggiungerli
Il secondo step nella nostra strategia, una volta definiti gli obiettivi e la strategia della nostra campagna, riguarda la ricerca degli strumenti da utilizzare. Non resta che partire. Questa è la fase delle azioni vere e proprie, da lanciare non prima di aver stabilito tempistiche e personale responsabile per ciascuna attività.
Il primo passo quindi è farci conoscere, e gli strumenti utili sono:
- Google Ads
- Facebook Ads
- Landing Page
Questi sono i tre strumenti digitali fondamentali per far conoscere la nostra azienda ed i nostri prodotti. Mi raccomando, per questi servizi o ci si rivolge ad una società di professionisti (scelta migliore) oppure iniziamo a studiare come funzionano, ma mai e ribadisco mai improvvisarsi professionisti. In questo modo si sprecherebbe solo budget, che in alcuni casi, per alcuni imprenditori, e soprattutto per le startup che non hanno un grande budget a disposizione, non è la soluzione ideale. Quindi non buttiamolo, usiamolo in maniera intelligente.
Per approfondire sulle potenzialità di Google Ads e Facebook Ads clicca qui!
3. Pianifica, Misura e Ripeti
Una volta ben chiaro il quadro e gli obiettivi si passa a stilare il piano vero e proprio.
Si definisce un piano editoriale, una veste grafica, i canali più adatti, il budget per le sponsorizzate e si parte.
Amiamo il digitale perché è un oggetto molto più facile da monitorare della realtà.
Mentre non si può misurare con certezza il ROI (Ritorno di investimento) di una campagna “a stampa”, si possono contare, e soprattutto prevedere con una certa precisione, i singoli centesimi di ritorno di investimento da ogni singola azione online.
Il monitoraggio “real time” ci rende in grado di aggiustare il tiro per massimizzare l’efficacia di ogni azione di marketing, e portarla al massimo della resa. A/B test, monitoraggio dei trends e delle keyword, monitoraggio dell’offerta PPC sono potenti strumenti al servizio del nostro fatturato.
Vogliamo concludere con una dichiarazione di Jeff Bezos, il quale ha rivelato qual è il segreto di Amazon: “Per noi – è sempre il primo giorno. Il giorno due è la stasi. Seguita dall’irrilevanza e da un declino atroce e doloroso. Fino alla morte. Per questo per noi è sempre il giorno uno”. Per Amazon è fondamentale essere sempre curiosi, veloci e soprattutto avere il coraggio di sperimentare e fallire, se significa imparare qualcosa.